Il segretario ARTeD, intervistato da “la Repubblica”, attacca la controriforma Resta-Bernini.

Filippo Pellitteri, segretario dei precari dell’associazione ARTeD e senatore accademico dell’Università di Palermo, dichiara:

“Come ricercatori a tempo determinato e lavoratori subordinati, figli della Legge Gelmini, critichiamo la controriforma della ministra Bernini. Il nostro mondo è quello di studiosi tra i trenta e i cinquant’anni chiamati a fare anche i docenti. Il ristretto gruppo di lavoro accademico e ministeriale che ha scritto la riforma senza ascoltarci, in verità, non rispetta il pensiero di molti professori universitari, che si esprimono liberamente e sono solidali con noi. I docenti non protestano apertamente, ma parlano il nostro linguaggio.

Nella bozza che abbiamo letto nessuno dice, tra l’altro, che noi, dopo tre, cinque, otto anni di precariato strutturato, non torneremo al precariato totale. Si può sempre peggiorare, nulla lo esclude. La Legge 79, che abbiamo aiutato a scrivere e che questo governo sta facendo morire, evitava la retrocessione, oggi non lo possiamo dire. Sappiamo, però, che nei prossimi anni ci saranno nuovi tagli all’università, è l’unica cosa che il ministero fin qui ci ha detto.”


Pubblicato

in

da

Tag: